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Diastasi ed esercizi per gli addominali mirati

Diastasi addominale: che cos’è, le cause, i sintomi e come risolverla

La diastasi addominale è la separazione eccessiva della parte sinistra e della parte destra del muscolo retto addominale.

E’ una patologia molto frequente che si verifica dopo una gravidanza, ma che può interessare anche persone anziane, uomini, chi  è in forte sovrappeso e chi pratica un’attività fisica troppo intensa.

La diastasi dei retti addominali colpisce anche gli uomini e in alcuni casi è congenita.

Quando dopo il parto l’aspetto globoso dell’addome non regredisce entro il primo anno  e si accompagna ad una serie di sintomi fisici importanti e non solo estetici si può parlare di diastasi addominale.

La mancata conoscenza di questa patologia, porta molte persone a credere che la caratteristica pancia a forma di pera sia sintomo di gonfiore addominale.  In realtà si tratta di un deficit funzionale dei muscoli addominali.

La diastasi viene diagnosticata con un esame radiografico. Da un punto di vista estetico, provoca una prominenza addominale che può creare disagi sia a livello psicologico sia fisico.

Essendo separati, i due retti addominali non riescono a mantenere la pressione addominale in un modo omogeneo e hanno, come conseguenza, la fuoriuscita degli organi interni.

Convivere con la diastasi può provocare dolori alla schiena, incontinenza, problemi digestivi, ecc.

Cos’è la diastasi addominale

Non si tratta necessariamente di una condizione patologica, infatti in situazioni come la gravidanza l’addome può distendersi e aumentare la sua capacità contenitiva. In seguito al parto (entro un anno circa), può tornare nella sua condizione originale.

Invece, quando si verifica la diastasi, la distanza tra il muscolo retto destro e il muscolo retto sinistro aumenta.

Quindi la diastasi è una condizione fisiologica che può diventare patologica quando non si verifica un completo ritorno alle condizioni di partenza.

In quel caso, è possibile intraprendere un percorso di tipo conservativo con un approccio in palestra seguiti da una professionista, oppure chirurgico.

Diastasi addominale: classificazione

La diastasi addominale si verifica quando la banda di tessuto connettivo (linea mediana o linea alba) posta al centro del muscolo retto si distende in maniera patologica lungo la sua lunghezza, ma senza presentare deficit della fascia muscolare.

Una larghezza maggiore di 2 cm della linea mediana (o linea alba) è considerata diastasi addominale, che può essere così classificata:

  • inferiore a 3 cm: diastasi di grado lieve.
  • Tra i 3 e i 5 cm: diastasi di grado moderato.
  • Maggiore di 5 cm: diastasi di grado severo.

La larghezza è correlata anche all’età, quindi tende ad aumentare con l’aumento degli anni.

Un’ulteriore classificazione potrebbe essere fatta a seconda della zona in cui la diastasi si presenta.

Addominali: cosa sono e funzioni

 Per capire meglio cosa sia la diastasi addominale, è necessario comprendere quali sono i muscoli della parete addominale e le loro funzioni, in che modo queste strutture interagiscono tra loro e come agiscono in maniera sinergica con altre parti del nostro corpo.

La parete addominale è costituita dai muscoli retto dell’addome, muscolo trasverso, obliquo esterno ed obliquo interno e muscolo piramidale.

L’attivitàtonica dei muscoli dell’addome, che costituisce la parete addominale anteriore,  supporta e protegge i visceri che sono presenti all’interno.

Inoltre, questi muscoli svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento della postura attraverso la stabilizzazione del bacino e della colonna toraco-lombare.

Le fibre corte e diagonali del muscolo trasverso, invece, contribuiscono all’aumento della pressione intra addominale ed intervengono:

  • quando tossisci
  • Quando ridi
  • Nella minzione
  • Nella defecazione
  • Durante il parto.

In aggiunta, questi muscoli sono coinvolti nei movimenti del tronco, come:

  • Flessione anteriore;
  • Flessione laterale ;
  • Rotazione del tronco.

Infine, partecipano alla respirazione,  nella fase di espirazione, favorendo l’ascesa del muscolo diaframma.

Sintomi della diastasi dei retti addominali

 I sintomi sono di varia natura, possono essere sia estetici che funzionali.

Prima di tutto, si nota la comparsa di una cresta mediana quando si flette l’addome. 

La cresta corrisponde alla distensione che i visceri addominali esercitano sulla porzione diastasata della muscolatura retta.

In alcuni casi si riscontra un eccessivo gonfiore addominale, specialmente dopo i pasti, dovuto ad una contenzione addominale disfunzionale a causa del deficit della parete addominale ed alla debolezza muscolare del retto dell’addome, legato ad un eccessivo stiramento di questa struttura.

E’ anche possibile riscontrare la presenza di una o più ernie mediane. Sono dovute alla debolezza della linea alba, non più in grado di sostenere in maniera ottimale la pressione intra-addominale.

Non solo, si possono verificare difficoltà sia respiratorie che digestive, perché i muscoli della parete addominale partecipano a questi processi e ne facilitano l’esecuzione.

Inoltre è possibile avere episodi di incontinenza, maggiormente associati a disfunzioni del pavimento pelvico.

Diastasi e mal di schiena

Il dolore lombare è dovuto al cambiamento dell’atteggiamento del bacino (a causa della debolezza muscolare del retto dell’addome) per l’eccessivo inarcamento della colonna lombare, definito iperlordosi.

La lassità mediana può determinare anche la comparsa di ernie, soprattutto ombelicali.

Sebbene la percezione estetica sia diversa dalla sintomatologia clinica, è importante non sottovalutarla.

Autovalutazione

Per valutare l’ampiezza della tua diastasi, prendi nota di quante dita entrano perpendicolarmente rispetto alla linea mediana mentre sei in fase di rilassamento, non in contrazione. Questo perché in contrazione la distanza tra i retti potrebbe chiudersi completamente.

Diastasi dei retti addominali: cause e fattori di rischio

Varie sono le cause della diastasi. La prima è la gravidanza, per la sua capacità di determinare un rapido e importante aumento del volume addominale che distende il muscolo retto in maniera significativa.

Inoltre, sembrerebbe essere collegata all’ età della donna durante la prima gravidanza ed al parto cesareo, comportando una serie di deficit funzionali nell’area bassa del tronco.

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Diastasi addominale negli uomini

Negli uomini, i fattori di rischio per lo sviluppo della diastasi addominale sono correlati all’aumentare dell’età, a fluttuazioni del peso corporeo, a sovrappeso, ad attività sedentarie che richiedono di passare molto tempo in posizione seduta e a debolezza familiare dei muscoli addominali.

All’opposto, la diastasi muscolare può interessare anche chi fa lavori fisici pesanti e svolge attività fisica troppo intensa (ad esempio body building).

Questa condizione si riscontra maggiormente nella regione periombelicale, verso la quinta decade di vita.

Ulteriori fattori di rischio

Mettere su tanti chili determina una distensione della parete addominale, rendendo la fascia aponeurotica sottile, non in grado di adempiere adeguatamente alle sue funzioni contenitive.

E’ importante ricordare che la linea alba, per le peculiarità del tessuto che la costituisce, non è elastica.

Attività sportiva inadeguata

Gli sforzi eccessivi o eseguiti male possono favorire l’instaurarsi di una distensione addominale da sforzo. Ad esempio, chi fa un’attività intensa come il body building può riscontrare la diastasi del retto addominale.

Diastasi addominale: quando ricorrere a trattamenti chirurgici

Esistono diversi tipologie di interventi chirurgici per il trattamento della distensione della fascia fibrosa del retto dell’addome.

Si può prendere in considerazione il trattamento chirurgico quando la distensione della linea alba presenta un’ampiezza maggiore di 3 cm.

In ogni caso, se sei in sovrappeso, è consigliato seguire una dieta ipocalorica equilibrata accompagnata da un percorso di bonificazione con esercizi respiratori inclusi prima di pensare ad un intervento chirurgico.

Ecco due degli Esercizi per migliorare la diastasi addominale di respirazione

In posizione supina con le braccia lungo i fianchi e le gambe distese, sollevare le braccia oltre la linea dei fianchi, poi un altro esercizio prevede che con la schiena ben aderente al pavimento e le gambe piegate, inspira dal naso profondamente, poi durante l’espirazione dal naso porta l’ombelico verso la colonna vertebrale (spingendo la pancia in dentro), successivamente inspira lentamente rilassando la muscolatura.

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È caldamente consigliato rivolgersi a professionisti accreditati, perché se gli esercizi vengono mal eseguiti o non sono idonei allo stato di salute della persona, la diastasi potrebbe peggiorare, andando ad aumentare la distensione della linea alba.

Patrizia Salviato Personal Trainer

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AVVERTENZE Le informazioni contenute in questo articolo non intendono sostituirsi in nessun modo a parere medico o di altri specialisti. L’autrice declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni e dalla loro messa in pratica. Consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.

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