AUTOFAGIA DIETA PER DIMAGRIRE
Per autofagia, si intende letteralmente un processo di auto-fagocitosi a livello cellulare.
Le cellule vengono portate a nutrirsi di parti di cellule vecchie e danneggiate, per esempio i mitocondri, e così fare piazza pulita.
Sebbene la dieta mima-digiuno sia una invenzione del dottor Walter Longo, sono sempre di più i protocolli che insegnano ad arrivare all’autofagia controllando la dieta.
CELLULE SPAZZINE E LA CHIAVE PER VIVERE A LUNGO
Si tratta, come spiega lo scienziato Guido Kroemer, di recente premiato per la sua ricerca, di cellule spazzine.
Questa è la chiave per vivere a lungo, ridurre il rischio di malattie e avere un buon peso forma e ottimi livelli di energia.
ALCUNI DEI PROTOCOLLI PROPOSTI
I protocolli per mettere in atto il digiuno sono differenti. Potete digiunare alcuni giorni al mese (mima digiuno), alla settimana, oppure basarvi sulle ore della giornata. Per esempio, 16:8 significa 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione.
Ma ci sono altri protocolli dietetici che possono darci gli stessi risultati con maggiore scelta di cibi, l’importante è farli ogni giorno seguendo determinate regole, o almeno per cinque giorni a settimana.
UNA SQUADRA DI NUTRIZIONISTI E RICERCATORI MEDICI
E’ il caso della dieta per autofagia di Siim Lnd, giovane imprenditore e antropologo che ha raccolto una squadra di nutrizionisti e ricercatori medici per studiare gli effetti della dieta sulla longevità.
Autore del libro “Metabolic Autophagy“, Land ha un canale youtube e un podcast (Body Mind Emporwement) in cui intervista tutti i ricercatori e gli scienziati che si occupano di autofagia, flora batterica, cronodieta, digiuno intermittente.
Nel suo libro consiglia una dieta per riuscire ad avviare questo processo e combattere l’invecchiamento cellulare, legato anche a obesità e sovrappeso..
QUAL’E’ LA RELAZIONE TRA ESERCIZIO E AUTOFAGIA?
Culturalmente, non accettiamo bene l’invecchiamento e la morte. Prospettiva non condivisa da molte altre culture. Questo declino inevitabile ci mette a disagio, infatti negli ultimi anni la tendenza a lodare tutto ciò che è “antiaging” è stata in crescendo.
L’autofagia si comprende meglio con le similitudini, perché cercare di comprenderla a livello molecolare è piuttosto complicato anche per gli esperti in materia.
L’ESERCIZIO FISICO E’ PIU’ POTENTE ED EFFICACE RISPETTO AL DIGIUNO INTERMITTENTE PER MIGLIORARE L’AUTOFAGIA.
Come spiegano gli esperti, a livello cellulare, l’invecchiamento è caratterizzato da un accumulo di proteine mal ripiegate e organelli cellulari deteriorati che aumentano il rischio di morte cellulare e alterazione dell’omeostasi nel corpo.
L’esercizio fisico è definito come l’attività fisica programmata, strutturata e regolare svolta con l’obiettivo di migliorare la forma fisica (fitness). È stato presente durante tutta l’evoluzione e ha modellato la nostra fisiologia, come non mi stancherò mai di spiegare.
L’ESERCIZIO FISICO E’ L’UNICO INTERVENTO REALE ANTIETA’ BEN COLLAUDATO
La mancanza di esercizio fisico sta mostrando un invecchiamento malsano.
Viviamo il paradosso che, nonostante viviamo più a lungo, diventiamo sempre più anziani. Questo può essere invertito solo attraverso l’esercizio fisico.
Ma la nostra società vede l’esercizio fisico oltre i 50 anni come non necessario o addirittura pericoloso, in realtà l’esercizio fisico è l’unico intervento antietà ben collaudato.
Tutti parlano di digiuno intermittente per massimizzare l’autofagia e fermare l’invecchiamento, ma e se ti dicessi che l’esercizio lo massimizza ancora di più?
RAPPORTO ATP/AMP
Forse qui la chiave per capire il concetto è il termine “riciclaggio cellulare”.
La cellula non spreca rifiuti, riutilizza per dare origine ad altre strutture funzionali.
Riducendo il rapporto ATP/AMP nella cellula con l’esercizio fisico, si attiva la famosa proteina chinasi AMPK.
EFFETTI NEUROPROTETTIVI DELL’ESERCIZIO
- Aumento della neurogenesi
- Minore perdita di neuroni dopaminergici
- Maggiore capacità antiossidante
- Maggiore AUTOFAGIA.
INGREDIENTI PER PROMUOVERE L’AUTOFAGIA
Alcuni alimenti promuovono l’autofagia. Essi sono:
la caffeina
il the verde
il reservatrolo (uva, vino, cacao, arachidi)
la vitamina D
la curcumina
la spermidina
il trealosio
il nicotinamide
gli omega 3 e gli omega 6
EVITARE L’ALCOOL
Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come chi consuma alcol in modo costante induca una inibizione dell’autofagia. Vi sconsigliamo dunque di eccedere con gli alcolici sia dal punto di vista della dieta, sia dal punto di vista della vostra salute, dal momento che, come detto sopra, l’autofagia è anche fondamentale per il mantenimento dell’organismo in buona salute.
Patrizia Salviato Personal Trainer
Per informazioni sul mio metodo di Fitness certificato “ENJOY FIT”
Il mio Sito
La mia Piattaforma di allenamenti online
c/o Palestre Italiane Corso del Popolo 10 Padova – Candidati per una consulenza gratuita 📲 3471019062
AVVERTENZE Le informazioni contenute in questo articolo non intendono sostituirsi in nessun modo a parere medico o di altri specialisti. L’autrice declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni e dalla loro messa in pratica. Consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.